Musica Italiana

Nuovi concerti per Sergio Cammariere: le date

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MILANO – Prosegue, dopo il successo estivo, il viaggio live di Sergio Cammariere con tanti nuovi appuntamenti da nord a sud, tra concerti in quartetto in cui l’artista è accompagnato da Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Daniele Tittarelli al sax, spettacoli in piano solo, e ancora, serate speciali in duo, affiancato da Giovanna Famulari al violoncello. Concerti fatti di musica d’autore, che emozionano e avvolgono nelle sonorità più raffinate e intense in cui Cammariere esprime una forte personalità. Note jazz, pop, ritmi latini e momenti più intimi di pianoforte solo, in uno spettacolo unico, per ritrovare il gusto della grande musica e avventurarsi con Sergio in percorsi di suono senza limiti e senza tempo.

In scaletta alcuni tra i brani più amati di Cammariere, considerato tra i migliori musicisti italiani anche per la poliedricità della sua produzione, come “Tempo perduto”, “Via da questo mare”, “Tutto quello che un uomo”, “Dalla pace del mare lontano”, “L’amore non si spiega”, “Cantautore piccolino”, fino ad alcuni brani dal suo nuovo album di inediti “Una sola giornata” prodotto da Giandomenico Ciaramella per Jando Music, Sergio Cammariere per Grandeangelo SRL e Aldo Mercurio, in coproduzione con Parco della Musica Records e distribuito da Egea.

Di seguito le prossime date annunciate, il calendario è in aggiornamento:

7 novembre Faenza (RA) – Teatro Masini (Piano Solo special guest Giovanna Famulari)

5 dicembre Avezzano (AQ) – Teatro dei Marsi (Sergio Cammariere 4ET)

20 dicembre Sorrento (NA) – Sorrento Jazz (Sergio Cammariere 4ET)

Tutte le info su www.mercuriomanagement.it.

Intanto è online il videoclip di “Valzer di chimere”, l’emozionante brano contenuto nell’ultimo disco, che vede il pianoforte di Sergio accompagnato dal violoncello di Giovanna Famulari.

Il video, prodotto dal fotografo Paolo Soriani con la regia di Lorenzo Nardelli e Paul Alex M. Samaniego, è una riflessione evocativa e poetica sul tempo e sull’amore. Il suono del violoncello diventa linea guida dei pensieri e delle immagini di una vita che scorrono, mentre l’artista si muove nello spazio di una solitudine sospesa e venata di una dolce malinconia. La nostalgia delle “rose sbocciate e poi sparse nel vento”, associate alle riprese di repertorio di Sergio, rimanda a un senso di bellezza effimera e di cambiamento costante. Il vagare di Cammariere sembra non avere meta, ma sul finire la malinconia si tramuta in sorriso, specchio di un futuro immaginato e possibile che si realizza nella musica, preghiera laica e opera aperta.

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