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Papa Francesco: “La guerra è una sconfitta. E l’antisemitismo c’è”

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ROMA – “Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo. Sono entrati nei kibbutz, hanno preso ostaggi. Hanno ucciso qualcuno. E poi la reazione. Gli israeliani andare a prendere quegli ostaggi, a salvarli”. Lo ha detto Papa Francesco in un’intervista al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. “Nella guerra uno schiaffo provoca l’altro. Uno forte e l’altro più forte ancora e così si va avanti”, ha aggiunto.

“La guerra è una sconfitta. Io l’ho sentita come una sconfitta in più. Due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia: due popoli due Stati. L’accordo di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale”.

Interpellato sui rigurgiti di antisemitismo, Bergoglio ha spiegato che “purtroppo rimane nascosto. Lo si vede, nei giovani per esempio, di qua e di là che fanno qualche cosa. E’ vero che in questo caso è molto grande ma c’è qualche cosa sempre di antisemitismo, e non è sempre sufficiente vedere l’Olocausto che hanno fatto nella seconda guerra mondiale, questi 6 milioni uccisi, schiavizzati e non è passato. Purtroppo, non è passato. Non saprò spiegarlo e non ho spiegazioni, è un dato di fatto che io lo vedo e non mi piace”.

Poi l’annuncio per la partecipazione a Dubai per la Cop 28: “Credo che partirò il 1° dicembre, fino al 3 dicembre. Starò tre giorni lì”.

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