CulturaPrimo Piano

Pellicano: trent’anni di libri, nell’abbraccio di musica e poesia “da cult”

Condividi

Ritrovarsi in presenza, dopo due anni di restrizioni pandemiche, respirando la magia dell’arte che vuole l’abbraccio umano: venerdì 3 giugno, Pellicano Libri, la libreria inaugurata nella Capitale nel 1992, ha spento trenta candeline. Vent’anni prima inizia la storia editoriale con Beppe Costa, creatore del cult celebrato nell’occasione da artisti della parola e delle note, tra cui alcuni di rilievo internazionali.

Anita Madaluni ha guidato gli spettatori alla conoscenza degli ospiti, presentando le performance che si sono alternate all’ingresso dei locali. Marcos Vinicius, considerato il miglior chitarrista classico del mondo, si è esibito insieme ad Alida Gilberti, chitarra sensibile e ben collaudata a quella di Vinicius, lasciando al pubblico narrazioni musicali dense di fascino. Tra le note si è districato anche Nicola Alesini, con il suo sax, creando un contrappunto suggestivo alla voce di Beppe Costa, che con Alesini è autore del cd “Metà del tempo – Poesia a due voci” (tra l’altro, special guest del progetto, oltre a Vinicius, anche Julio Borges).

In alternanza alla musica, le letture di poesie tratte dall’antologia multilingue “D’amori, di delitti, di passioni” (Pellicano Cult). A leggere, Sara Capoccioni, Patrizia Nizzo e Fabiola Sali, poetesse che hanno saputo arricchire lo spartito artistico della giornata con emozioni palpitanti. Ha portato le sue pregiate parole anche Marino Santalucia, poeta in prima linea per la pace, mentre Roberta De Tomi ha letto brani tra poesia e prosa, tratti dal romanzo “Alice nel labirinto” (DAE), pensando al colore di un mondo che rischia di cadere nel bianco e nero dell’indifferenza.

Un altro momento clou ha unito Marcos Vinicius e Nicola Alesini: live insieme per la prima volta, per una performance improvvisata che ha lasciato presagire a qualche progetto futuro in collaborazione.

Il pomeriggio si è concluso con abbracci e chiacchiere informali, tra volti rasserenati dall’arte, dalle parole, e nel pensiero degli assenti, in particolare di Marco Cinque, tra i super-ospiti attesi che non ha potuto presenziare, insieme a Vito Davoli, curatore dell’antologia poetica con Costa. D’altro canto, Beppe ha sostenuto: “Tra trent’anni, ci troviamo qui, insieme”. Si potrebbe provare alla trentunesima candelina… mentre il cult continua tra musica, poesia e abbracci.

di Roberta De Tomi

Comment here