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Pnrr, Torto (M5s): “Da Meloni solo propaganda, confermati i tagli ai comuni”

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ROMA – “Nelle ultime ore Giorgia Meloni ha fatto capire che con questa riformulazione del Pnrr ci sarebbero chissà quali risorse in più. Lei parla di 21 miliardi destinati alla crescita, il ministro dell’Economia Giorgetti ha già abbassato il tiro, parlando di 12. Potrebbero almeno mettersi d’accordo, invece di sparare numeri a casaccio. Sono solo bugie, ancora mera propaganda. Basta la matematica a dimostrarlo: il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) sale solo di 2,9 miliardi, da 191,5 a 194,4 miliardi. I 2,9 miliardi in più non sono minimamente farina del sacco della Meloni, ma corrispondono alle maggiori sovvenzioni che da mesi la Commissione aveva deciso di riservare all’Italia nell’ambito del RepowerEu, ovvero la costola del Pnrr che si occupa di indipendenza energetica dopo il conflitto russo-ucraino”. Così la capogruppo M5S in commissione Bilancio, Daniela Torto.

“L’assetto di base del Pnrr è quindi del tutto immutato e confermato, con 122,6 miliardi di prestiti e 71,8 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto. Nelle grandezze principali Meloni non fa altro che confermare il Pnrr ereditato dagli esecutivi precedenti. Quello stesso Pnrr su cui il suo partito si è astenuto più volte tra Parlamento nazionale ed europeo e che alcuni esponenti della sua maggioranza hanno definito una ‘frittata fatta’. Tra tante bugie però, una verità c’è: la riformulazione conferma tagli dolorosi ai Comuni, che perdono tra i 9 e i 10 miliardi per interventi di valorizzazione del territorio ed efficienza energetica, rigenerazione urbana, piani integrati urbani e altro. Ci sono poi tagli ad asilo nido che passano da 264mila a 150mila e tagli alle Case di comunità, da 1350 a 936. L’ennesimo fallimento”, conclude Torto.

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