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Ruby ter, Salvini: “Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di insulti”

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ROMA – “Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini a proposito del processo Ruby ter e dell’assoluzione di Silvio Berlusconi.

Anche Forza Italia festeggia per l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter. E ora gli azzurri chiedono una commissione di inchiesta e una accelerazione sulla riforma della giustizia. “Grandissima soddisfazione” viene espressa dalla capogruppo al Senato Licia Ronzulli, che parla di una “una gogna mediatica, giudiziaria e politica che richiedono una profonda e strutturale riforma della giustizia per la tutela di tutti i cittadini, anche quelli che non hanno le possibilità e gli strumenti per difendersi. Questa sentenza ristabilisce la verità, ma non lo risarcisce dal danno d’immagine provocato da un’inchiesta che non doveva neanche cominciare, un danno d’immagine al nostro Paese, all’Europa, nel mondo. Né sana la grave lesione all’onorabilità e alla reputazione del presidente Berlusconi e della forza politica che rappresenta. Ci chiediamo chi pagherà per tutto questo”.

Il presidente del gruppo alla Camera Alessandro Cattaneo esprime “un’amara soddisfazione” chiedendo, nell’Aula di Montecitorio, la “calendarizzazione della commissione d’inchiesta sull’utilizzo politico della magistratura che vuole fare chiarezza su 25 anni di lotte giudiziarie che nulla avevano a che vedere con il merito ma che sono state usate come scontro politico. Mai più persecuzioni giudiziarie. Verità per anni di feroci battaglie giudiziarie”. La commissione di inchiesta viene invocata anche da Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, che definisce il leader azzurro un “martire della giustizia”.

Di “un’assoluzione che riempie di soddisfazione” parla il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, che ricorda “chi ha sempre lavorato per dimostrare ciò che oggi viene, ancora una volta, riconosciuto dai giudici: Niccolò Ghedini. L’insussistenza delle accuse nei confronti del presidente Berlusconi rende merito alla verità e a chi, con straordinaria e affettuosa professionalità, ha contribuito ad affermarla”.

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