Cagliari

Samassi: litiga con il vicino e gli manomette la canna fumaria

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Si tratta di una di quelle storie che periodicamente, da anni, finiscono per condurre gli interessati in una caserma dei carabinieri. Le liti condominiali talvolta si attorcigliano in una spirale nella quale è difficile poter dire che Tizio ha completamente ragione e Caio torto marcio, si rischia anzi di perdere la memoria del come e del perché la disfida sia cominciata. Nell’alternarsi di rappresaglie si creano talora situazioni paradossali e grottesche, esilaranti e fantasiosi dispetti produttivi d’ilarità, ma certo sgradevoli per chi li subisce e spesso costituenti reato. Così se la mia canna fumaria non tira più ed anzi va ad affumicarmi il soggiorno, per il solo fatto che io abbia tentato di realizzare un po’ di carbonella per arrostire delle salsicce, non andrò immediatamente a immaginare che il mio rivale mi abbia tappato la canna fumaria, per puro suo diletto. Quando poi riuscirò a realizzare che certamente le cose sono andate in tal modo, ecco che dovrò tornare dai carabinieri che pazientemente ascolteranno le mie rimostranze ed informeranno la Procura della mia querela numero “n+1″. Mi ascolteranno pazientemente anche qualora chiedessi l’intervento dei RIS per il prelievo delle impronte digitali del marrano che mi ha fiondato un tappo nel caminetto. A tal proposito a Samassi un 47enne avrebbe nei giorni scorsi manomesso la canna fumaria di un 57enne col quale è in lite. Il condizionale è d’obbligo ma probabilmente le cose sono andate così. In attesa di possibili rappresaglie di ritorno, il fascicolo giudiziario si arricchisce di un nuovo capitolo. Inutile dire che i tentativi di conciliazione svolti dai carabinieri, al momento, non hanno sortito effetto alcuno.

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