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San Giovanni Suergiu: bloccati i lavori in via Portobotte. L’opposizione “Amministrazione incapace”

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Dovevano rendere più sicura la circolazione stradale i lavori del rifacimento del marciapiede che costeggia la SS195 a San Giovanni Suergiu, meglio conosciuta come via Portobotte. Invece dopo alcuni mesi dall’inizio dei lavori il cantiere è stato bloccato per alcune gravi criticità. A segnalarlo con una interrogazione i consiglieri di opposizione Erika Floris (capogruppo), Eloise Carboni, Antonio Fanni, Mario Cocco e Eliano Locci. In una nota del 9 ottobre inviata alla Sindaca , Elvira Usai,  l’Asl competente “richiedeva l’individuazione degli allargamenti ogni 10 metri lineari di marciapiede così come previsto dalla normativa per l’eliminazione delle barriere architettoniche.” A questo è conseguito un verbale di sospensione dei lavori “per consentire modifiche progettuali conseguenti al diverso posizionamento della condotta delle acque bianche rispetto alle previsioni di progetto e l’adeguamento della barriere architettoniche”.

I consiglieri nell’interrogazione chiedono alla Sindaca “Come mai non si sia provveduto già in fase di progettazione iniziale a conformare l’opera a quanto previsto dalle normative in materia di abbattimento delle barriere architettoniche?  Come mai non si sia provveduto ad una puntuale e dettagliata analisi delle interferenze relative ai sottoservizi presenti nel tratto interessato dai lavori così come peraltro specificamente richiesto nell’autorizzazione rilasciata da Anas S.p.A. alla realizzazione dell’intervento? Quali saranno i tempi di risoluzione delle incongruenze progettuali e i tempi per la ripresa dei lavori? Quali saranno i costi aggiuntivi che la cittadinanza dovrà sostenere a causa della mancanza di attenzione nella progettazione iniziale dei lavori? Quali interventi di mitigazione dei disagi e dai pericoli causati dai lavori in corso sono previsti?

Siamo sconcertati – dichiara la capogruppo Floris –  per il fatto che la progettazione di un’opera pubblica non abbia assolutamente tenuto conto della normativa sulle barriere architettoniche, ancora una volta questa amministrazione dimostra la totale incapacità di gestire le opere pubbliche facendo cattivo uso delle risorse economiche della cittadinanza. I fondi sono pochi,  non riescono a reperirne di nuovi, lasciandosi sfuggire numerosi bandi a cui puntualmente non partecipano (o perdendo fondi che erano già nelle disponibilità del comune), e le poche risorse che ci sono vengono utilizzate male, i lavori di via Porto Botte ne sono l’ennesima dimostrazione.”

Intanto la via Portobotte è diventata più pericolosa oltre a creare disagi infiniti agli esercenti  che si sono visti chiudere gli accessi ai locali a causa dei lavori di cui non si conosce la fine. A questo disagio si aggiungono quelli della posa della fibra ottica che hanno visto trasformare il paese in un cantiere a cielo aperto con buchi segnalati in maniera approssimativa dalle ditte appaltatrici e, ciliegina sulla torta, non esiste nessuna informazione o segnaletica stradale che indichi i giorni in cui gli operai lavorino nelle varie zone del paese creando non pochi disagi ai residenti. Per parafrasare una massina africana si potrebbe dire che “Ogni mattina, a San Giovanni Suergiu, gli abitanti si svegliano e sanno che dovranno correre più in fretta degli operai per non restare bloccati dai lavori!”

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