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San Giovanni Suergiu: i consiglieri di minoranza “La sindaca non osserva la sua stessa ordinanza e fa trekking in gruppo”.

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A San Giovanni Suergiu il 25 gennaio la Sindaca, Elvira Usai, visto l’aumentare dei casi di contagio da Covid, ha emanato un’ordinanza, con scadenza il primo di febbraio, che vedeva la chiusura delle scuole ma anche restrizioni su alcune attività come i bar, ristoranti e le attività sportive sia al chiuso che all’aperto. Ma, a dire dell’opposizione, la Usai sarebbe la prima a non osservare ciò che lei ha disposto. A metterlo in risalto l’ultima interpellanza urgente presentata dagli esponenti della minoranza Erika Floris, Eloise Carboni, Antonio Fanni, Mario Cocco ed Eliano Locci  in cui sottolineano la mancanza della prima cittadina che, proprio il 30 gennaio, partecipava “al trekking che si è svolto, alla presenza di una comitiva, lungo il percorso n°24 del cammino di Santa Barbara che partendo dal comune di Tratalias, arriva al comune di Sant’Antioco, attraversando il comune di San Giovanni Suergiu.” e “che della suddetta partecipazione attiva vi sono le testimonianze fotografiche, rese pubbliche sui social dagli stessi partecipanti, che ritraggono la Sindaca di San Giovanni Suergiu, con un gruppo di persone costituenti assembramento, nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Palmas Vecchio.”

Ci tengono i consiglieri a specificare “che l’attività di trekking è senz’altro riconducibile ad un’attività sportiva non agonistica all’aperto” e “che il territorio comunale e il percorso del “cammino di Santa Barbara” costituiscono un’area pubblica dove, per effetto della suddetta ordinanza, è vietato l’assembramento.” Inoltre le ricordano nell’interpellanza che “la partecipazione all’attività e la sua stessa organizzazione costituiscono una grave violazione dell’ordinanza in totale spregio del ruolo istituzionale da lei ricoperto” e la Usai ne dovrà rispondere nel prossimo consiglio comunale soprattutto per “gli ingenti sacrifici richiesti alla popolazione e in particolare alle attività produttive e alle numerose associazioni sportive presenti nel Comune.

Come dovrà motivare il mancato riscontro alla richiesta urgente di chiarimenti alle modalità di applicazione dell’ordinanza n°3 del 25 gennaio: “In data 27 gennaio come gruppo consiliare abbiamo protocollato una richiesta urgente di chiarimenti sulle modalità di interpretazione delle severe misure restrittive previste dall’ordinanza del 25 gennaio. Ad oggi – scrivono i consiglieri di minoranza – i nostri compaesani non hanno avuto risposte alle loro legittime domande, ed è evidente che oramai, si è fuori tempo massimo per fornirle, sopratutto in relazione alle attività sportive all’aperto, consentite. Atteggiamento di grave disinteresse e scarsa considerazione delle istanze presentate, che senza polemica, avevano lo scopo di chiarire dubbi e perplessità dei nostri compaesani, avanzate per il nostro tramite. Peraltro, la nostra Sindaca, in data 29 gennaio ha trovato il tempo e la disponibilità per comunicare a tutti noi tramite social che i contagi erano diminuiti, passando da una cifra iniziale di circa 240 positivi a circa 130, nell’arco di 72 ore, effetto a suo dire dell’ordinanza da lei emanata; ordinanza che ha il pregio addirittura di negativizzare le persone positive! – prosegue il gruppo di opposizione – Esigiamo rispetto delle persone e non insulti alla loro intelligenza, nel solo bieco fine di attribuirsi meriti e onori di circostanze evidentemente e naturalmente non controllabili e non  riconducibili ai suoi provvedimenti. Al limite l’ordinanza  avrà l’effetto di bloccare i contagi grazie alle restrizioni, non di ridurre quelli certificati.”

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