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SANT’ANTIOCO: IL PONTE “I SINDACI DEL SULCIS ESCLUSI DALLA CONFERENZA DEI SERVIZI”

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L’iter burocratico per l’approvazione del progetto del nuovo ponte che dovrebbe collegare il Sulcis all’isola di Sant’Antioco, procede nonostante tutte le perplessità rappresentate dal comitato Porto Solky che ha manifestato l’inutilità dell’opera che dovrebbe costare poco meno di 60milioni di euro. “E’ importante ricordare – si legge nel comunicato del comitato – che questo assurdo viadotto è stato “venduto” a scatola chiusa a tutti i Sindaci del Piano Sulcis come un progetto esclusivo per la “Nautica” e che per la sua realizzazione sono stati sottratti tutti i finanziamenti previsti per la messa in sicurezza della viabilità primaria del Sulcis, ovvero dell’intero tratto bivio Sirai-Nuxis.” Tutte le azioni messe in campo da Porto Solky sembravano potessero fermare il proseguimento della realizzazione del ponte ma il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti “ha invece recentemente inviato la comunicazione di indizione della Conferenza dei Servizi asincrona finalizzata all’approvazione del Progetto Definitivo del Nuovo Ponte. Al fine di comprendere meglio, – proseguono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, portavoce del Comitato Porto Solky  la Conferenza dei Servizi asincrona dà la possibilità agli enti invitati, entro 15 giorni dal ricevimento della convocazione, di richiedere integrazioni documentali o chiarimenti relativi al progetto definitivo messo a loro disposizione. Questo al fine di poter elaborare al meglio le eventuali osservazioni o contestazioni all’approvazione del progetto definitivo da presentare entro il termine di 90 giorni.” Purtroppo la missiva è stata inviata a tutti gli enti e ai comuni di Sant’Antioco e Calasetta escludendo quelli afferenti al Piano Sulcis, di conseguenza non potranno manifestare il loro dissenso ne presentare il loro parere in merito.

“ Il Comitato sta provvedendo ad inviare ai Sindaci estromessi la comunicazione del ministero e avendo visionato i documenti messi a disposizione dal Ministero, ha già stilato un elenco di carenze documentali e richieste di chiarimenti di cui gli enti e le amministrazioni locali convocate potrebbero avvalersi mettendosi in contatto con il Comitato. In conclusione, la forte denuncia fatta dal Comitato Porto Solky ha l’intento di sbloccare l’impasse invitando tutti i Sindaci estromessi dalla conferenza dei Servizi a chiedere al Ministero di essere inclusi nella lista degli enti e soggetti già convocati e sopratutto ad accogliere la proposta che a breve verrà inviata via PEC, come già fatto nel marzo 2019, di convocare una tavola rotonda questa volta estesa anche alla Regione Sardegna e al Governo.”

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