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Tanto tuonò che piovve. Continua la bagarre nel mondo massonico

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Tanto tuonò, che piovve, diceva Socrate. Mentre non siamo sicuri al 100% di questa attribuzione, per certo sappiamo che nel mondo massonico nazionale continuano i colpi di scena. Dopo le notizie giunte nei giorni scorsi, sul costituirsi di una fronda da parte di alcune logge sarde della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI), con missiva inviata al Gran Maestro Nazionale, Fabio Venzi, al quale venivano rivolte durissime critiche, trapelano nuovi aggiornamenti a riguardo.

La risposta da parte del Gran Maestro, attesa dai fratelli “ribelli”, sembrerebbe finalmente arrivata: espulsione per i fratelli affiliati alle due logge sarde di Cagliari, la San Giorgio 262 e la Prometeo 300. Per la precisione, in termini massonici si parla di “abbattimento delle colonne del tempio” per le due logge. Per il momento non è data sapere la motivazione del decreto di espulsione di circa una cinquantina di fratelli, ma pare che la lesa maestà abbia colpito nel segno: di certo la contro risposta non si farà attendere.

Va da se che, negli ultimi mesi, il decreto con cui la UGLE (United Grand Lodge of England) dava il suo riconoscimento (il più importante atto nel mondo massonico) alla prima grande obbedienza d’Italia, il GOI, mettendo in forte imbarazzo la GLRI unica detentrice di tale riconoscimento dal 1993 ad oggi. Secondo infatti le costituzioni dell’ordine, la UGLE riconosce una sola obbedienza per nazione ma, in questo caso, l’eccezione può avvenire se le due logge si riconoscono a vicenda.

Paradossalmente, questo gesto visto come l’ennesimo smacco di molti fratelli della Gran Loggia Regolare d’Italia, è stato il casus belli per intraprendere un percorso irto di ostacoli, di dissidenza, dando battaglia punto su punto sulle tante questioni che nel corso degli ultimi 20 anni anni sono evidentemente risultate mal digerite.

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