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Twitter: Musk difende la ‘spunta blu’ a pagamento

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WASHINGTON – Elon Musk ha difeso la sua controversa decisione di imporre il pagamento per ottenere la certificazione di un account su Twitter, la famosa spunta blu, a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum. A partire da oggi, infatti, i profili che non hanno pagato perderanno l’agognato simbolo.

“I social media che non faranno lo stesso falliranno”, ha dichiarato il patron di Tesla spiegando che si possono facilmente “creare 10.000 o 100.000 account Twitter falsi utilizzando un solo computer da casa e l’intelligenza artificiale. Questo è il motivo per cui bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito. La mia previsione è che qualsiasi cosiddetto social network che non lo faccia fallirà”, ha aggiunto il miliardario.

Negli Stati Uniti il piano di abbonamento, chiamato ‘Twitter Blue’, costa 8 dollari al mese o 84 all’anno o 11 al mese se acquistato tramite l’App Store di Apple. Dalla sua creazione nel 2009, la spunta blu è diventata un elemento distintivo che ha aiutato la piattaforma a diventare un forum affidabile per i giornalisti e gli attivisti. Ma per Musk era il simbolo di un sistema classista. Sta di fatto che a poche ore dalla decisione lo scorso anno, Twitter è stato inondato da account verificati ma falsi che fingevano di essere grandi aziende, personaggi famosi e persino lo stesso Musk.

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