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Una voce che tiene accesa una passione e la speranza di coltivare un sogno

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Una compagna di vita che da quando ho cominciato a ricordare mi ha sempre accompagnato in qualunque momento” è così che Davide Mura, giovane trentenne di Musei descrive il suo rapporto con la musica, in particolare con il canto: un luogo in cui trova un rifugio accogliente dove esprimere al meglio la sua personalità.

Da circa un mese è tornato sulla scena musicale dopo la sua esperienza nel duo Sospiri con un nuovo singolo, il primo da solista “Niente Accade per caso”, che accende passione grazie a una voce, quella di Davide che trasmette sentimenti ed emozioni.

 

Alle origini della passione musicale

 

Davide, è un ragazzo come tantissimi giovani sulcitani che ogni giorno lottano per realizzarsi un avvenire sicuro, cercando di resistere in un territorio difficile di come quello del Sudovest sardo: “Noi Sardi sentiamo un forte attaccamento alle radici” ci dice.

 

Diploma di Perito turistico in mano, lavora ormai da qualche anno come collaboratore in una piccola azienda del territorio, si occupa di forniture industriali per settori specializzati e ricopre il ruolo di presidente in un’associazione musicale nel suo paese Abacada.

 

La scoperta della musica e del canto avviene da piccolissimo in famiglia grazie al padre, appassionato di musica tradizionale sarda, che cantava nel coro locale Boxis de Sardigna: “da piccolo mi portava durante le prove del Coro, guidato da un grande maestro e figura come Ennio Camedda, e in questo ambiente musicale ho cominciato ad appassionarmi al canto e ho cominciato a coltivare questa passione da autodidatta accompagnandolo con la pratica di uno strumento musicale, imparando a suonare il sassofono nella banda musicale, di cui sono stato un componente per tanti anni”, fino alla svolta avvenuta negli anni delle scuole superiori.

 

Durante l’adolescenza Davide ha cominciato ad approfondire il canto in una scuola gonnesina insieme al maestro Lorenzo Cuscusa: “avendo suonato il sassofono sin da piccolo, avevo sviluppato un buon controllo toracico, riuscivo a utilizzare bene la respirazione e a modulare la voce, la pratica di uno strumento a fiato mi è stata d’aiuto in questo”.

 

Il suo rapporto quotidiano con la musica

 

Davide crede molto nella potenza della musica e durante la chiacchierata coglie l’occasione per fornirci il suo punto di vista sul valore sociale che questo mezzo regala: “se ci pensiamo quando vogliamo trasmettere un messaggio o esprimere un sentimento la musica è uno dei canali utilizzato maggiormente” ma non solo “quando siamo soli e abbiamo bisogno di compagnia, durante un viaggio in macchina, quando stiamo svolgendo le faccende quotidiane o si fa gruppo tutti insieme ci facciamo accompagnare sempre dalla musica”.

 

Nel caso specifico dell’artista: “la musica e il canto rappresentano una valvola di sfogo” perché: “quando sono un po’ giù ascolto e canto una canzone che mi faccia stare un pochino meglio e allo stesso modo quando sono felice, nonostante le difficoltà cantare è per me una passione che mi aiuta a stare bene e che faccio con molto piacere, una valvola che a seconda di come la apri ti regala gioie nei momenti allegri e conforto in quelli più grigi”.

 

Tra gli ostacoli e difficoltà del percorso

 

Scogli che Davide non nasconde, parlandoci delle difficoltà che il mercato musicale attraversa ormai da qualche anno “il periodo Covid è stato molto difficile per gli artisti, impossibilitati ad esibirsi dal vivo, problema, che ha colpito soprattutto i cantanti con un seguito minore”.

 

Ostacoli che in Sardegna (essendo un’isola) sono amplificati, viste le difficoltà presenti nel frequentare ambienti dove farsi conoscere maggiormente, un aspetto, quest’ultimo che in parte è stato attenuato grazie all’avvento dei social mezzo che Davide utilizza tantissimo per promuovere i suoi lavori: “Grazie a Spotify e ai vari social, Tik Tok in particolare, sto avendo la possibilità di farmi conoscere anche al di fuori del contesto regionale, riuscendo ad ottenere un buon seguito grazie al nuovo singolo”.

 

In precedenza, Davide aveva tentato la strada dei talent, partecipando a varie selezioni a livello nazionale senza ottenere i risultati sperati, non rimpiange però i tentativi effettuati: “ormai per alcuni talent sono fuori età, mai dire mai, però ormai il canale dei social è quello più importante per far conoscere i propri lavori a un pubblico più ampio”.

 

C’è speranza per il futuro

 

Il giovane artista museghese non è solo, la sua comunità come si nota dal vivo e sui social lo sostiene, credendo nelle sue potenzialità già da prima dell’uscita del nuovo singolo, ci tiene a ringraziare tantissimo le persone che hanno collaborato alla realizzazione del brano: “ un lavoro prodotto dalla AD Power Production e che contiene il videoclip ambientato nel locale BlackOut di Iglesias e a cui hanno preso parte tantissime giovani comparse provenienti dai paesi del circondario, il singolo ha avuto il supporto tecnico di Alessandro Mascia in arte Juza e Lisa Petrassu” e spera di riuscire a concludere il suo primo progetto musicale, concludendo l’album che è ancora in fase di lavorazione.

 

Oltre il canto c’è un altro progetto che Davide sta portando avanti con l’associazione Abacada, ovvero la realizzazione di alcuni corsi di scuola di musica, tra cui chitarra e organetto, sulla via delle tradizioni e delle radici, un concetto importante anche se secondo l’artista bisogna avere sempre il coraggio di non arrendersi e rischiare, sentimento che cerca di far convivere insieme al suo forte legame con il paese, come dimostrano la passione e l’impegno impiegati nel realizzare il suo sogno.

 

 

 

 

Gianmatteo Puggioni

 

 

 

 

Le foto sono di Alessandro Juza Mascia

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