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Uta: in arrivo, il 24 ottobre, cinquanta studenti, assistenti e professori dell’Università di Monaco di Baviera per esplorare il Santuario di Santa Maria

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Un gruppo composto da 50 studenti di architettura, assistenti e

professori dell’Università di Monaco di Baviera (TUM) si prepara per una

straordinaria campagna di studi che li porterà in Sardegna, a Uta, per

esplorare il Santuario di Santa Maria. Questo viaggio di scoperta, in

programma per martedì 24 ottobre 2023 a partire da mezzogiorno circa, si

concentrerà sull’analisi approfondita del Santuario, un autentico

capolavoro dell’architettura romanica nella regione.

 

La campagna di studi sarà caratterizzata da sopralluoghi, rilievi e

restituzione grafica del manufatto, consentendo agli studenti e agli

accademici tedeschi di immergersi nell’arte e nell’architettura

romanica, un patrimonio culturale di inestimabile valore presente in

Sardegna.

 

Guidati dall’esperta Michela Foddis, il gruppo avrà l’opportunità di

esaminare da vicino le caratteristiche architettoniche e artistiche del

Santuario di Santa Maria.

 

“Siamo entusiasti di accogliere il gruppo di studiosi provenienti da

Monaco di Baviera nella nostra comunità. L’interesse nei confronti del

nostro patrimonio culturale è sempre motivo di orgoglio per noi. Questo

scambio culturale arricchisce entrambe le parti coinvolte, promuovendo

la comprensione interculturale e l’importanza della conservazione del

nostro patrimonio”, ha detto il sindaco Giacomo Porcu.

 

L’assessore Andrea Onali ha invece sottolineato l’importanza del turismo

culturale per lo sviluppo del paese, affermando che “il turismo

culturale è un motore fondamentale per la crescita economica della

nostra regione. Eventi come questo non solo portano un contributo

economico, ma anche una maggiore consapevolezza dell’importanza del

nostro patrimonio storico e artistico”.

 

L’arrivo del gruppo di studiosi tedeschi rappresenta dunque

“un’opportunità straordinaria per il paese e per l’intera Sardegna”.

Inoltre, promette di approfondire la comprensione dell’architettura

romanica e del suo impatto sulla storia e sulla cultura della regione,

oltre a “promuovere lo sviluppo del turismo culturale come fonte di

crescita economica”, ha concluso il titolare della Cultura del Comune di

Uta.

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