“A Uta non si può più raggiungere la stazione a piedi.” a scriverlo è Giampaolo Nonnis, insegnante in pensione e scrittore, che in un post su Fb segnala il grave problema riguardante la stazione ferroviaria di Uta. “Da oltre dieci anni si attraversavano i binari con relativa sicurezza, considerato che il treno arriva nei due sensi di marcia su un unico binario ed è visibile da lontano, il suo arrivo è segnalato dal fischio del treno e dall’avviso dell’altoparlante. Ora RFI ha deciso di impedire l’attraversamento (è vietato attraversare i binari) ha demolito la vecchia piattaforma ed ha innalzato un muro e scavato un fosso. Se si è appiedati bisogna percorrere le provinciali 2 e 90 a proprio rischio e pericolo, perché mancano i marciapiedi. Il traffico automobilistico si è intensificato specie nelle ore di punta per raggiungere la stazione di Villaspeciosa Uta. Soluzioni alternative? – si chiede Nonnis – La Stazione di Villaspeciosa-Uta esiste dal 6 luglio 1872 è una fermata sulla linea Cagliari-Iglesias, Cagliari-Carbonia, vista la sua veneranda età sarebbe ora di provvedere a una sua riqualificazione a partire dall’accessibilità e dall’abbattimento delle barriere architettoniche.”
Il disagio era già stato segnalato dal professor Nonnis attraverso un quotidiano sardo e a cui aveva risposto il sindaco di Villaspeciosa, che soffre dello stesso problema, manifestando il suo interesse per risolvere la grave situazione, ma allo stato attuale nulla è stato fatto se non impedire con mezzi coercitivi il passaggio pedonale.
Sembra impossibile che per eliminare un rischio, si trovino soluzioni del tutto irrazionali e non funzionali che oltretutto aumentano il pericolo e certamente il disagio.