Cultura

ACCADEVA OGGI: IL 19 APRILE 1768 MORIVA IL CANALETTO

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Capostipite dei vedutisti veneti del settecento, Giovanni Antonio Canal noto come il Canaletto, segnò l’epoca in cui visse per aver consegnato ai posteri mirabili scorci italiani e non solo. Formatosi grazie al padre, Bernardo, specializzato in scenari teatrali, il Canaletto crebbe ispirato dai grandi pittori quali Gaspar Van Wittel (noto in Italia come il Vanvitelli) che a Roma nei primi anni del settecento iniziava a dipingere le vedute della capitale che oggi tutti conosciamo. Il Canaletto, chiamato cosi per distinguerlo dal padre, fin da subito mostrò le sue qualità imprimendo sulla tela, con dovizia di particolari, soprattutto scorci di una Venezia di inizio settecento risaltandone le numerose qualità e, in particolare, riportando uno spaccato di società “frenetica” che oggi sarebbe tipica di una metropoli in movimento. Capolavori come Piazza San Marco (1723 circa) oggi a Madrid, Museo Tyssen-Bornemisza, o Riva degli Schiavoni verso est (1745 circa), Edimburgo, Scottish National Gallery sono emblema del suo “occhio pittorico”, fatto di geometrie fortemente razionalistiche e prospettiva impeccabile create con l’aiuto della camera ottica. Era uno strumento molto usato dai pittori del 1700 che permetteva di proiettare l’immagine della realtà su uno schermo di carta oleata, in modo da poter procedere al ricalco. Oggi, 19 Aprile, ricade la data della sua morte, che avvenne nella sua Venezia nel 1768.

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