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Articolo Uno: il problema non sono i migranti ma l’assenza del lavoro.

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Articolo Uno di Carbonia non ci sta alla polemica sull’arrivo dei migranti nelle coste del sulcis e comunica il suo disappunto evidenziando quali siano le vere priorità dell’isola “In Regione vogliono utilizzare il triste fenomeno dell’immigrazione per distogliere l’attenzione dalla vera e unica situazione di emergenza del nostro territorio : la mancanza di lavoro e la mancanza di futuro per i nostri giovani e per chi il lavoro l’ha perso in un’età in cui trovarne un altro è molto difficile. Nel comunicato del gruppo Sardista (chissà cosa ne penserebbe Emilio Lussu) leggiamo pure che si vuole attribuire a chi sbarca sulle nostre coste in cerca di un futuro vivibile, la responsabilità di una eventuale diffusione del Covid19 nella nostra Isola. Siamo perfettamente consapevoli che il tema dell’immigrazione è un tema molto delicato, complesso e di non facile controllo e gestione, ma sappiamo pure che arrivare clandestinamente nelle nostre coste rappresenta l’unica possibilità per chi fugge da paesi più disastrati del nostro, a causa della Legge sull’immigrazione Bossi – Fini, che preclude ogni via d’accesso legale a chi vorrebbe costruirsi un futuro al di fuori del proprio paese di nascita; sappiamo pure che a riempire i bar delle nostre spiagge, i nostri supermercati, a partecipare alla Movida non sono certo gli immigrati.”

La responsabilità, secondo Articolo uno, è esclusivamente da addebitarsi all’amministrazione  regionale che non tutela a sufficienza la salute dei suoi cittadini ma comuncia solo allarmismo “ Riteniamo che chi amministra una Regione abbia il dovere di tutelare la salute del proprio popolo, e non utilizzare questo tema per farne una intollerabile propaganda elettorale: è stato giusto fare dichiarazioni preventive avventate che sono costate crolli nelle prenotazioni per la stagione turistica dell’intera Sardegna? Cosa ha fatto concretamente la Regione per controllare gli ingressi dei turisti nell’Isola? E cosa sta facendo per controllare che le prescrizioni del Governo siano rispettate?

Noi sardi siamo un popolo di migranti e in quest’ultimo decennio soprattutto il Sulcis-Iglesiente assiste ad un vero e proprio esodo di giovani che sono dovuti partire per costruirsi un futuro, dunque, la domanda da porsi è la seguente: il reale problema che affligge i nostri figli è rappresentato dagli immigrati o dall’assenza di prospettive per il domani?

Ai sardi piacerebbe conoscere qual è il progetto di sviluppo che questa Giunta regionale intende attuare per riportare a casa i nostri giovani, ad oggi non si hanno notizie.”

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