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Carbonia: la FILCAMS CGIL scrive al comune per tutelare i lavoratori del Sistema Museale

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Le segreterie della CGIL Sardegna Sud Occidentale scrivono al comune di Carbonia per la situazione di criticità che si è venuta a creare con i lavoratori della Soc. Coop Sistema Museo che attraverso un appalto pubblico gestiscono, per conto del comune, alcuni siti storici della città.  Il problema gestionale, a dire dei sindacati,  era già stato rappresentato agli amministratori comunali ma “da allora, nulla è cambiato se non il tentativo maldestro della stessa Società Cooperativa di cercare di ridurre le prerogative associative e sindacali dei propri dipendenti attraverso approssimativi provvedimenti disciplinari.”

Le segnalazioni avanzate dai sindacalisti convergono sul contratto di lavoro e “far data del 1 gennaio del corrente anno, scrivono le segreterie, la Società Cooperativa Sistema Museo ha, unilateralmente, cambiato il CCNL di riferimento passando dal CCNL Turismo al CCNL Multiservizi senz’altro meno remunerativo per il personale (senza peraltro stipulare con lo stesso un nuovo contratto individuale di lavoro). In questo modo ha, a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori, certamente migliorato il suo margine di impresa cambiando le condizioni proposte al momento della stipula del contratto per l’affidamento dell’appalto ma precarizzato le condizioni economiche e previdenziali del personale che già opera in regime di part-time.”

L’accento viene posto soprattutto sulle qualifiche del personale impiegato che pur avendo le “necessarie qualificazioni professionali sicuramente non sono consoni a garantire il servizio richiesto in sede di gara dal Bando. In particolare in merito al servizio turistico di guida previsto dall’art. 2 comma 2) lettera c) del capitolato speciale d’appalto, persiste da parte aziendale la pretesa che detto personale – pur inquadrato in qualità di operaio comune svolga tali attività. Allo stesso modo, consta a questa O.S. che anche il servizio di promozione turistica del sistema previsto dall’art. 2 comma 2) lettera j) del Capitolato speciale d’Appalto non sia da tempo reso.”

I sindacati ritengono “tutto ciò illegittimo e lesivo dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e, non essendo più procrastinabile un intervento autorevole, che pure abbiamo a suo tempo richiesto, con la finalità di ripristinare un minimo di regole, adiremo per vie legali al giudice del lavoro, riservandoci di segnalare gli stessi fatti alla Procura Generale della Corte dei Conti perché li valuti sotto il profilo erariale.”

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