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CORONAVIRUS IN NBA: STAGIONE SOSPESA!

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WASHINGTON – Caos e sgomento in Nba.

Rudy Gobert, cestista francese degli Utah Jazz, è positivo al Coronavirus. La Nba ha subito sospeso l’intera stagione. La notizia arriva nella notte italiana, quando la squadra di Quin Snyder stava per scendere in campo a Oklahoma City contro i Thunder del nostro Danilo Gallinari.
A pochi minuti dal fischio d’inizio gli arbitri sono venuti a conoscenza del fatto diventato nel frattempo pubblico anche per le conferme sui social, un rapido consulto, le squadre di nuovo negli spogliatoi tra i fischi degli spettatori e dopo mezz’ora il comunicato della Lega con già tre partite disputate (Philadelphia 76ers – Detroit Pistons 124-106, Atlanta Hawks – New York Knicks 131-136, Miami Heat – Charlotte Hornets 98-109).

La Lega Nba sospende la stagione

“Il risultato del test – si legge nella nota della Nba – è arrivato poco prima della palla a due tra gli Oklahoma City Thunder e gli Utah Jazz alla Chesapeake Arena. La gara è stata cancellata. Rudy Gobert non era nell’Arena. La Nba sospende la stagione a conclusione delle partite della notte in calendario sino ad ulteriore aggiornamento. La Nba utilizzerà questa pausa per valutare i prossimi passi da intraprendere in relazione alla pandemia covid-19”. Impossibile ipotizzare se e quando la stagione ripartirà.

Gobert e quell’ironia sulla distanza di sicurezza

Gobert che era a Oklahoma City con la squadra era stato portato in un ospedale della città, insieme al compagno di squadra Emmanuel Mudiay  “nonostante i sintomi di influenza – si legge in un cominicato della franchigia -, mal di gola e infiammazione respiratoria fossero diminuiti nelle ore precedenti. In accordo con lo staff medico della Nba e le autorità sanitarie di Oklahoma City, è stata presa la decisione di effettuare il test al Covid-19”. Tampone che ha poi dato esito positivo al lungo francese, asintomatico. Solo due giorni prima Gobert toccava microfoni e sedie ironizzando sulle distanze di sicurezza dimostrando a tutti di non temere il virus.

Sette squadre in quindici giorni

Ora una parte della Lega è in quarantena col rischio che la decisione venga allargata a tutte le squadre. Rudy Gobert, infatti, negli ultimi 15 giorni aveva giocato sette partite con i suoi Jazz. Dal 27 febbraio al 10 marzo, infatti, il francese aveva sfidato nell’ordine Boston (in due occasioni), Washington, Cleveland, New York, Detroit e i campioni in carica di Toronto. Uno di questi, Langston Galloway dei Pistons, ha voluto dire la sua come riportato dalla testata The Guardian: “Sono sicuro di aver avuto contatti con Gobert. Allo stesso tempo, come ho detto, farò questa auto-quarantena per precauzione. Ci siamo lavati le mani subito, sempre, e ho preso già le prime precauzioni in questi giorni, lo abbiamo fatto non appena abbiamo pensato alla portata della diffusione: abbiamo interazione con molte persone diverse e nel momento in cui pensi che basti toccare un pallone per passare il virus, diventi cauto anche nel rapporto con i fan”.

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