LavoroPoliticaPolitica regionalePrimo PianoSud Sardegna

Domusnovas: la RWM manda a casa 80 lavoratori e 90 in CIG

Condividi

Il Governo conte aveva deciso  di sospendere, il 29 luglio 2019, le licenze di fornitura di armamenti verso gli stati dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, e la RWM di Domusnovas  ha avviato le procedure per la richiesta della cassa integrazione per tutti i Lavoratori, nonché il mancato rinnovo contrattuale a circa 80 lavoratori che si aggiungono agli altri 110 espulsi dal ciclo produttivo ad ottobre 2019.

Già dal mese di luglio 2019 – dichiarano i sindacati della FILCTEM CGIL e della FEMCA CISLabbiamo anticipato quello che sarebbe stato lo scenario futuro, lanciando un appello alle forze Regionali e Nazionali al fine di evitare ulteriori perdite di posti di lavoro in un territorio che ha il triste record di disoccupati. Nonostante le annunciazioni, le promesse e le rassicurazioni del periodo queste non hanno sortito nessuno effetto e il risultato è sotto gli occhi di tutti.”

Per l’azienda gli ammortizzatori permetterebbero di scongiurare la mobilità e in attesa della ripresa dei mercati  il gruppo proseguirà con gli investimenti per i nuovi impianti in modo da essere più competitivi alla ripartenza. “È decisamente amaro – prosegue la RWM – avere contratti importanti, che potrebbero dare lavoro ad altre 300 persone oltre a Voi, ed essere obbligati a rimediare agli effetti del loro blocco con i mezzi di cui Vi ho parlato; siate però certi che questo, per la Società, non è motivo di sconforto, al contrario: con ancora più determinazione del solito, non lasceremo alcuna azione intentata per acquisire nuovi contratti e per superare, al più presto e a testa alta, gli ostacoli che l’Azienda, i lavoratori e le famiglie si trovano ad affrontare, loro malgrado.”

Ma le parole dell’azienda non rassicurano i lavoratori che stamani si sono riuniti in assemblea con i sindacati “In questo momento c’è ben poco da gioire, se non per qualche associazione, anzi la preoccupazione è alle stelle dato che, in mancanza di risposte, è il preludio della chiusura della fabbrica.”

Nelle prossime ore i sindacati invieranno una richiesta di incontro urgente al Prefetto, agli Assessorati Regionali Industria e Lavoro, e ai Sottosegretari Sardi Difesa e Mise.

Un’altra grave vertenza sindacale che insieme a quella dei lavoratori della Sider Alloys  fa da preludio ad un autunno che si prospetta difficile, in un territorio con il tasso più alto di disoccupazione.

[ultimate_author_box user_id="10" template='uab-template-2']

Comment here