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Fabio Aru dopo l’addio si sfoga contro le persone false

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Fabio Aru dopo l’addio al ciclismo professionistico dato ieri durante l’ultima tappa della Vuelta di Spagna, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove si è sfogato. Al riguardo ha affermato: “Che cosa non ho amato? Alcuni che lavorano in questo mondo. Mi sono circondato di persone e alcune erano false, avrei potuto farne a meno ma avevo una visione idilliaca, non reale. Anche questo è stato un insegnamento”.

Il corridore ha poi aggiunto sul team Astana: “Pentito di aver lasciato l’Astana? Volevo di più. L’erba del vicino ti sembra sempre più bella. Invece bisogna sapere accettare le difficoltà perchè può sempre andare peggio. Con questo non voglio dire che la UAE sia da buttare, per me non è stata un’esperienza positiva. Persone che ti affossano quando sei a terra, non è proprio una bella esperienza. Se sto parlando di Saronni? Parlo di chi mi ha denigrato pubblicamente. Io non ho fatto risultati, è vero, ma questo faceva più male a me che a loro. Ho i miei pregi e i miei difetti. Non sono il male del ciclismo”.

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