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Guerra aperta tra Facebook ed il Governo Australiano

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È una guerra senza esclusione di colpi quella tra l’Australia e Facebook. La nascita della disputa riguarda la possibilità di informare e far condividere le notizie a tutti i cittadini che vogliono informarsi su cosa accade in tutto il mondo, e allo stesso tempo, gestire il guadagno economico che viene generato dal traffico prodotto da queste notizie.

Il primo atto della sfida è del governo australiano. A Canberra hanno scelto di modificare il Consumer Act 2010 in modo da aiutare gli editori dei giornali. Da tempo lamentavano come i giganti Facebook e Google si appropriano delle notizie per farle proprie e ricondividerle senza pagare il giusto prezzo al lavoro svolto dai giornalisti. Quindi, per poter utilizzare quelle notizie, secondo le modifiche pensate dal governo australiano, è necessario corrispondere una somma.

A questo proposito non si è fatta attendere la replica da parte del social network diretto da Mark Zuckerberg. Facebook ha bloccato a tutti gli utenti e le pagine del continente australiano la possibilità di condividere i link, mettendo in atto una ferma opposizione alla legge del governo australiano. Questa contestata modifica al Consumer Act 2010 non è stata approvata in via definitiva perché dal governo australiano pensavano di poter arrivare ad un accordo che avrebbe spinto Facebook e Google a pagare le cifre pattuite.

Lato Google le trattative sembrano andare in questa direzione in modo da scongiurare di dover rimuovere diverse voci di ricerca, fondamentali per il mercato australiano. Facebook invece, a differenza di chi pensava fosse soltanto una minaccia (per abbassare le pretese del governo australiano), sta usando la linea dura nei confronti di questo discusso provvedimento.

La battaglia tra i giganti del web e gli editori prosegue ormai da diversi anni, da quando internet è entrato nelle case di tutti. È quanto mai importante pensare ad una riforma che possa tenere in considerazione le esigenze di tutti i soggetti impegnati nella situazione, in modo da raggiungere un accordo soddisfacente.

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