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Iglesias: sospesa la seduta del consiglio comunale per mancanza del numero legale. L’opposizione non ci sta

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Sta creando rinvii e proteste la discussione, nel consiglio comunale di Iglesias,  sullo studio di assetto idrogeologico , propedeutico all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale. Proprio ieri la seduta è stata sciolta per la mancanza del numero legale e i consiglieri di tutta l’opposizione, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi, non ci stanno ad essere accusati per le defezioni “Abbiamo contestato duramente la valutazione dei tecnici incaricati dal Comune che hanno qualificato come zone Hi4 una vasta area che attraversa ed interessa il cuore pulsante della città, tra cui la via Garibaldi e la via Valverde. Ciò significherebbe bloccare per anni la città posto che saranno consentiti soltanto piccoli interventi di manutenzione, il risanamento conservativo degli edifici, la demolizione e ricostruzione soltanto a condizione che si dimostri la riduzione della vulnerabilità ed il non aumento del carico antropico, senza aumento della superficie abitabile.

Ma dopo la contrarietà su dati tecnici il contrasto sul dato politico “il Presidente Reginali, – prosegue l’opposizione – che dovrebbe garantire imparzialità, ha invece cercato di ricondurre lo scioglimento della seduta al mancato accordo tra maggioranza e opposizione sul rinvio del punto. Il motivo chiaro (ammesso anche dal Sindaco al termine della seduta), sono state le numerose defezioni dei consiglieri di maggioranza posto che Ignazio Mocci, Nora Deidda e Carlo Murru hanno immediatamente abbandonato l’aula. Mancavano, per altre ragioni, altri 3 consiglieri di maggioranza. Altri ancora, hanno manifestato le loro perplessità fuori dall’aula. Addossare alla minoranza le responsabilità di aver fatto mancare il numero legale è ridicolo! A ciò si aggiunga che il consiglio era stato fissato soltanto in prima convocazione con la conseguenza che dovrà esser riconvocato ex novo (e non rinviato come sostiene la maggioranza) e che la prossima volta potremmo trovarci nella medesima situazione posto che occorrerà nuovamente la maggioranza di oltre la metà dei presenti e non quella semplice prevista per la seconda convocazione.”

Fonte: comunicato stampa

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