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Partita la 41° edizione dell’European Jazz Expo a Cagliari

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E’ partita col vento in poppa la 41ma edizione dell’European Jazz Expo: dopo i primi concerti andati in scena giovedì sera al Conservatorio e l’inaugurazione al teatro Lirico con la prima nazionale di “Mimì, da sud a sud”, coprodotta da Jazz in Sardegna col Teatro Lirico (in replica questa sera alle ore 19), il lungo fine settimana di venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 ottobre si preannuncia ricco di appuntamenti. Questa sera, riflettori accesi sul palcoscenico del Conservatorio, ore 20.15, col quartetto capitanato dal pianista americano Emmet Cohen – uno dei nomi di punta della nuova onda jazz -, si prosegue alle 21.15 col trio guidato dal noto polistrumentista nuorese Gavino MurgiaFabio Giachino e Patrice Heral e, alle 22.30, si conclude col trio che mette insieme il  batterista Tino Di Geraldo, il bassista Carles Benavent e il flauto traverso Jorge Pardo, ovvero tre grandi musicisti che hanno avuto la fortuna di accompagnare per tanti anni il mitico Paco de Lucia nei suoi tour

Tra i concerti più attesi di sabato, quelli di sabato con Avishai Cohen (ore 22.30, al Conservatorio), quello di Dave Holland & John Scofield (ore 22.30 al Conservatorio), e quello di domenica, alle 19.30, coi Butcher Brown (ore 22). Avishai Cohen contrabbassista, bassista e raffinato compositore israeliano, all’Eje si presenta con la sua nuova formazione in trio composta dal pianista e compositore azero Elchin Shirinov e un nuovo talento, la giovane batterista israeliana Roni Kaspi, poco più che ventenne. Dave Holland e John Scofield, ovvero mezzo secolo sotto i riflettori della scena internazionale: il contrabbassista Dave Holland, bassista e compositore inglese, classe 1946, ritorna a Cagliari assieme a una vera e propria icona della chitarra funk jazz, John Scofield, il cui basso acustico ed elettrico non smette mai di rinnovarsi e offrire nuove suggestioni musicali.Butcher Brown (letteralmente tradotto dall’inglese “il macellaio marrone”) è il collettivo di musicisti americani originari di Richmond, che saluterà il festival con una raffica potente di musica groove di ispirazione prettamente jazz, soul e funk, ma anche da una insospettabile anima rock.

Nella quattro giorni di concerti  non solo musica ma anche mostre, showcase e appuntamenti culturali. Sabato 16 ottobre, infatti, saranno presentati alla stampa due importanti progetti: al Conservatorio, ore 11, “Il Jazz con gli occhi di un bambino”, un lavoro realizzato dalla musicoterapeuta Francesca Romana Motzo che avrà come special guest Mario Incudine, l’interprete di ‘Mimì’; subito dopo, alle ore 12, nella sala panoramica del T-Hotel, la presentazione della piattaforma “ImparoMusica”, la didattica musicale per tutti”, promossa da Jazz Italian Platform, realizzata dalla start up cagliaritana Billalo e diretta artisticamente dallo stesso Giovanni Bietti. Dobbiamo far capire che senza la musica perdiamo qualcosa, tutti, e dobbiamo raccontare cosa sia questo qualcosa, e quanto sia importante e vitale per la nostra società” spiega Bietti. Il musicologo sarà protagonista al teatro del Conservatorio, assieme al suo trio, di due attese lezioni-concerto dal titolo “Le forme dell’improvvisazione” (venerdì 15 ottobre, ore 19) e “Il rapporto tra scrittura e improvvisazione dal Rinascimento ad oggi” (sabato 16 ottobre, ore 10).

Tra gli eventi, anche il panel dedicato ai quasi vent’anni di attività dell’etichetta discografica S’Ard Music che schiera quattro grandi live dedicati alle ultime produzioni S’Ard: Mauro Sigura quartet con “TerraVetro“, disco uscito nel 2020; le Balentes, con l’anteprima del disco “Inghirios”  in uscita il prossimo dicembre, e l’anteprima del disco “Sola” di Stefania Secci Rosa la cui uscita è prevista nel febbraio 2022. Il 15 ottobre, invece, a causa di una improvvisa indisponibilità di uno degli artisti non sarà più presentato il nuovo disco “De Diora” di Francesca Corrias & Sunflowers, una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale.

Atteso ospite d’onore del festival è la nuova musica spagnola con una vetrina completamente dedicata. Grazie al contributo dell’Acción Cultural Española AC/E, il progetto musicale ideato da Massimo Di Stefano approda all’Eje con un ventaglio di appuntamenti e sonorità che partono dal jazz flamenco per poi intercettare elementi latini, andalusi, rock e fusion. Dopo il live di giovedì sera con Chano Domínguez e Antonio Lizana Quartet, questa sera va in scena il trio che mette insieme il  batterista Tino Di Geraldo, il bassista Carles Benavent e il flauto traverso Jorge Pardo. Sabato, alle 21.15, sempre al Conservatorio, tocca alla flautista galiziana Marìa Toro Quartet e domenica all’ensemble diretto dal talento spagnolo Moises Sanchez  con un live dal titolo “Bartòk”.

Il focus della 41ma edizione infine è dedicato a Que Viva Big Band, un progetto già vincitore di un bando del Ministero della Cultura e in grado di dare spazio alle grandi compagini orchestrali. L’Eje saluta e appoggia con entusiasmo questa nuova pagina culturale, presentando alla stampa, domenica, ore 16, al T-Hotel, la primaEuro Jazzclub Conference promossa dall’EJE, incontro che riunirà per la prima volta a Cagliari ben quindici rappresentanti dei principali festival e jazz club europei, in particolare dell’ex Europa dell’est. Obiettivo: stipulare un accordo finalizzato a creare una mobilità delle big band e un interscambio tra i festival e i jazz club che le sostengono. Per gli amanti delle grandi compagini orchestrali l’appuntamento con la musica dal vivo è per sabato, sempre al Conservatorio, ore 20, con la  Valter Paiola Orchestra, un tributo alla musica e all’inconfondibile voce di Franco Califano dal titolo “Califano Latino”. 

Emozionante e carica di ricordi e suggestioni, infine, la mostra fotografica “Jazz in Sardegna Legends” curata da Francesca Mancini, un omaggio all’indimenticato fotografo e promoter di origini sarde Isio Saba che grazie alla disponibilità della SOGAER Aeroporto di Cagliari, sarà visitabile fino alla fine di ottobre nell’area partenze dello scalo cagliaritano. Immagini straordinarie che saluteranno i tanti visitatori in transito nell’aeroporto sardo e che rappresentano una piccola anticipazione del grande lascito di Isio. 

fonte: Comunicato Stampa

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