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Microsoft si arrende a Google: addio Internet Explorer

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Nel web, alla lunga, diventa “only one player”.

Ciò significa che la voragine che si viene a creare tra i profitti del Primo rispetto a quelli del diretto competitor, si amplificano in maniera tale da costringere anche un’azienda storica come Microsoft a rinunciare al proprio Browser.

Lo insegna Al Ries, padre del ‘posizionamento di brand’.

Al browser di Bill Gates rimane un anno di vita. Nonostante abbia fatto la storia dei sistemi operativi Windows, Internet Explorer chiuderà i battenti. Sul blog della stessa azienda, infatti, si annuncia come Internet Explorer 11 non sarà più supportato da tutti i servizi complementari al pacchetto Microsoft come Outlook, OneDrive e Office 365. La convivenza con Teams, invece, sarà ancora più breve perché si concluderà già a fine Novembre del 2020.

Il browser non sparirà completamente e non si rimuoverà in maniera automatica da Windows: sarà possibile visitare alcuni siti web con il software, se capace di supportarne la tecnologia.

Internet Explorer, inoltre, non sarà l’unico tassello della famiglia Microsoft ad essere spento. La società aveva rilasciato “Microsoft Edge Legacy”, una versione di Edge apprezzata per essere compatibile con le vecchie tecnologie. Come riportato dalla nota citata in precedenza, il supporto alla versione “Edge Legacy” terminerà il 9 marzo 2021, data  a partire dalla quale il software comincerà a non ricevere più aggiornamenti sulla sicurezza.

Attualmente Internet Explorer è ancora utilizzato da una piccola percentuale di utenti tenaci e da aziende che per varie ragioni rimangono riluttanti ad aggiornarsi: adesso però, quel momento, è arrivato per davvero.

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