Cagliari

MONSERRATO: IL COMUNE CHIEDE LA SOSPENSIONE DEGLI EVENTI CULTURALI PER IL CORONAVIRUS. LO SCRITTORE RACCIS “SONO ALLIBITO”.

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Lo scrittore Fabrizio Raccis autore di diversi libri che spaziano tra la narrativa e la poesia residente da decenni nella città si fa portavoce del malumore generale di associazioni e artisti di Monserrato, per una lettera diffusa nel paese dall’amministrazione comunale e firmata dal responsabile del settore del comune Antonello Madau.

Nella lettera viene chiesto a tutti gli organizzatori di eventi, alle associazioni regolarmente iscritte che:

“Con la presente, al fine di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo e prevenire, in tal modo, eventuali rischi di diffusione e contagio del cosiddetto “Coronavirus” si comunica che l’amministrazione comunale ritiene opportuna la sospensione o rinvio, per un numero di giorni consecutivi pari a 15 a partire da quello odierno, le attività programmate in luoghi chiusi (eventi culturali, manifestazioni, presentazioni etc),  che prevedano un significativo numero di partecipanti o che prevedano la partecipazione di soggetti provenienti da fuori Sardegna.

Raccis attraverso un post su facebook ha commentato “Sono veramente allibito…senza parole, pur non essendoci nessuna allerta in Sardegna e soprattutto nella città per quanto riguarda il coronavirus, l’amministrazione ha deciso di vietare molti eventi culturali di grande rilevanza, come ad esempio la festa dell’8 Marzo, un’importantissima serata in favore delle donne…intanto il sindaco sul suo profilo facebook dichiara che “la sfilata di carnevale si farà”, ma com’è possibile limitare solo alcuni eventi e dall’altra parte promuoverne di altri? Ancora una volta il nostro sindaco ha deciso per il pugno duro, quando poteva aprire un tavolo per dialogare con tutti i presidenti delle associazioni e trovare una soluzione equa per tutti.” inoltre ha aggiunto: “Se proprio dovevano chiedere l’annullamento per tutti gli eventi nei luoghi pubblici al chiuso per una potenziale prevenzione, perché non hanno chiuso anche le scuole, le biblioteche comunali, le sedute consigliari, o le chiese, non sono anche questi luoghi di attività pubbliche che prevedono una significativa presenza di pubblico? Intanto la sfilata si farà dicono alcuni, perché è una manifestazione a cielo aperto, ma voi siete davvero sicuri che se ci fosse il rischio di contagio da coronavirus nessuno rischierebbe niente soltanto perché la manifestazione si svolge all’aperto? Tutto questo è veramente ridicolo e rischia di creare falsi allarmismi, verso un pericolo del tutto infondato! Il mio è un appello al buon senso civico.”

 

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