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Portovesme: Filctem Cgil “Occorre dare gambe al DPCM Sardegna”

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Il 14 dicembre scorso si è svolta l’assemblea della Filctem Cgil Sardegna Sud Occidentale alla presenza del Segretario Regionale Filctem Francesco Garau e del Segretario della Camera del Lavoro Antonello Congiu.

All’ordine del giorno vari argomenti ma l’attenzione si è rivolta sulla improrogabile promulgazione del DPCM Sardegna.

La bozza che oggi circola, – si legge nella nota del segretario generale, Emanuele Madedduaffronta seppur non totalmente, l’approvvigionamento del metano in Sardegna necessario sia per il sistema produttivo industriale che per l’uso civile garantendo alle famiglie sarde un risparmio di circa il 30% sulla bolletta. La proposta, giunta oramai nella fase finale di concertazione tra Ras e Ministro della transizione ecologica recepisce le esigenze che da tempo poniamo come OO.SS..”

Una punta di rammarico i sindacalisti la rivolgono probabilmente all’amministrazione locale rea di considerare “l’infrastruttura portuale proprietà privata dimenticando che questa risponde alle finalità di una realtà industriale che va ben oltre il singolo comune, ma risponde alle esigenze del territorio e dell’intera Sardegna. Risulta quanto mai ingiustificato, e teso a insinuare nella opinione pubblica un’idea di pericolosità, che Autorità Locali rilascino dichiarazioni su una presunta situazione di allarme senza mai spiegarla con fatti o mancato rispetto delle norme di riferimento. Il tema sicurezza, legato al posizionamento del rigassificatore (FSRU), è un tema che sta a cuore a tutti, e rappresenta la precondizione essenziale per la sua realizzazione; per questo motivo riteniamo fondamentale che sia competenza degli organi preposti valutare e rilasciare le autorizzazioni nel rispetto della Legge Seveso.”

Occorre comunque velocizzare l’iter per attuare “quanto previsto nel Dpcm per recuperare il gap energetico di venti anni, favorendo la ripartenza di Eurallumina e un risparmio significativo per le famiglie sarde. Preoccupano ancora i ritardi sull’escavo del porto, intervento indispensabile per l’utilizzo del porto non solo per il rigassificatore ma per qualsiasi altra iniziativa imprenditoriale che accogliamo positivamente.”

Un’altra nota dolente del comparto è il rincaro dell’energia elettrica “che in questi mesi ha portato alla parziale fermata dell’impianto della Portovesme Srl (linea zinco) si chiede un impegno significativo della Regione Sardegna e dei parlamentari Sardi per sollecitare il Governo al fine di trovare le modalità più opportune per calmierare i prezzi e dare risposte concrete oltre che al polo del settore dei metalli non ferrosi anche a quello delle ceramiche. Rimane irrisolta la situazione della Centrale G. Deledda Enel – conclude Madeddu – a cui è legato il futuro dei lavoratori diretti e indiretti. Perché, se da un lato si annuncia la chiusura al 2025, dall’altro si utilizza in modo invasivo la centrale aumentando addirittura la produzione elettrica con il personale decisamente sotto organico.”

Fonte: comunicato stampa

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