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Lazio, caos tamponi. Cosa rischia la società?

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Un caso paradossale.

La positività di Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha è un giallo sul quale ora fa luce anche la Procura della Figc. La settimana scorsa i tre giocatori – risultati positivi ai tamponi Uefa – erano indisponibili per la trasferta di Bruges. Evento non ripetutosi nel week-end, quando i tamponi negativi avevano permesso ai tre di essere regolarmente in campo a Torino. Ieri, invece, il nuovo stop: tamponi positivi e niente partenza per la Russia, dove questa sera gli uomini di Simone Inzaghi sfideranno lo Zenit. 

La procura della Figc, dunque, ha aperto un’inchiesta: ha ascoltato il presidente Lotito e il medico sociale Ivo Pulcini, ha acquisito i referti dei tamponi effettuati prima di Bruges-Lazio e Torino-Lazio, oltre ai referti dei tamponi effettuati alla vigilia della gara odierna. 

Ma cosa rischia in effetti la Lazio? Come ricorda La Gazzetta dello Sport, secondo il protocollo, in caso di violazione, “a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’art. 8 che vanno dall’ammenda, alla penalizzazione, alla retrocessione all’ultimo posto fino all’esclusione dal campionato. La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”.

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