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SAN GIOVANNI SUERGIU: MARCO LAMBRONI ENTRA IN MAGGIORANZA. LA SINDACA NON REPLICA ALLE ACCUSE DI ARROGANZA E SUPPONENZA.

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È dopo tanto parlare finalmente Marco Lambroni è riuscito a ad entrare nella maggioranza del consiglio comunale di San Giovanni Suergiu in sostituzione del dimissionario, allo stato attuale per problemi personali,  Alessandro Massaiu. Il tutto sarebbe dovuto avvenire martedì scorso ma, come riportato nel nostro articolo (San Giovanni Suergiu prime crepe nella maggioranza salta il consiglio comunale), per un’errata concezione del regolamento comunale da parte della sindaca Elvira Usai il consiglio comunale è saltato a causa di una forte opposizione rappresentata dagli appartenenti al gruppo “Obiettivo comune”, Eloise Carboni, Antonio Fanni, Valentina Cuccu e Claudio Pistori. L’oggetto del contendere era l’assenza di tre rappresentanti della maggioranza e quindi il primo cittadino non riusciva ad avere una maggioranza propria se non supportata dalla minoranza. Nell’incontro odierno la maggioranza era forte della presenza, perlomeno fisica, di ben nove consiglieri e quindi sarebbero bastati pochi minuti per approvare l’unico punto all’ordine del giorno se non ci fossero stati gli interventi prima del capogruppo, Eloise Carboni, e successivamente del veterano della politica, Erminio Meloni. “Sbagliamo –  esordisce la Carboni – quando pensiamo che l’opposizione sia deputata ad un servizio di controllo nei confronti della maggioranza, come sbagliamo quando riteniamo di contrapporci a chi come lei ha ben più conoscenze politiche e soprattutto di comunicazione avendo conseguito un master alla Louiss.” L’intervento di chiara natura sarcastica è proseguito per circa venti minuti fino ad arrivare ad analizzare i toni usati dalla Usai nei confronti della minoranza “Abbiamo sbagliato quando pensavamo di avere un rapporto alla pari mentre lei non tollera gli attacchi personali e i contraddittori cercando in questo modo di ridurre il nostro compito ad una mera presenza in consiglio.” Non ci sta Eloise Carboni a passare per chi si limita a votare a favore o astenersi alle varie discussioni e rimarca il fatto di essere presente e attiva in tutte le problematiche che riguardano il paese quando, chiaramente, le stesse sono portate a conoscenza della minoranza e non chiuse in un dialogo ristretto ai componenti della Giunta. “Sì, abbiamo sbagliato tutto – conclude – ma si ricordi che quando cade un mattoncino di una casa si rischia che crolli un intero muro!” In un silenzio glaciale e facce sbigottite e perse dei consiglieri di maggioranza è seguito l’intervento del socialista Erminio Meloni che ha evidenziato come nessuno gli abbia mai inviato le dimissioni del Massaiu e che quindi anche questo incontro poteva ritenersi nullo dovendosi fidare solo delle parole della Sindaca. “Mi auguro di sentire qualche volta – interviene Meloni –  la voce del nuovo consigliere visto che in tre anni di questa amministrazione posso affermare di non conoscere il tono vocale di molti dei consiglieri di maggioranza. Non si viene in consiglio solo per alzare la manina ma si discutono i punti all’ordine del giorno. Mi sorge il dubbio – prosegue il consigliere – che qualcuno dalla regia prema un bottone e voi alziate la manina a comando, quindi impendendovi di parlare. Questa è una giunta in cui due o tre persone dirigono e gli altri eseguono, facendo cosi il buono e il brutto tempo.” Dopo due interventi accusatori e carichi di pathos, ci si sarebbe aspettati una replica di Elvira Usai che, se con alcuni organi della stampa è prodiga di parole, in questo contesto invece tace, non curante del proverbio che dice che “chi tace acconsente”, e per sua vece consente la parola all’assessore al bilancio e servizi sociali, almeno sulla carta, Giampiero Cabras, che in barba ad ogni aspettativa si limita a dare il benvenuto al nuovo consigliere, in quanto l’opposizione non avrebbe seguito il punto all’ordine del giorno, giustificando in questo modo il suo stentato dire. In un’aula semivuota, probabilmente i suergini erano poco interessati alle sorti del loro paese, tutti hanno votato per la sostituzione del Massaiu, ripristinando finalmente i numeri dei consiglieri. Assente per la seconda volta, probabilmente per motivi professionali,  il vice sindaco, Marco Zusa, che non ha potuto sostenere la Usai e quindi smentire pubblicamente i rumors che indicano grande sofferenza all’interno della maggioranza presumibnilmente per il poco coinvolgimento di alcuni assessori e consiglieri privi di incarichi, come asserisce Erminio Meloni nel suo intervento. Lo dimostra il fatto che anche in questa occasione non sono pervenuti interventi a difesa dell’operato del primo cittadino da parte dei componenti della sua maggioranza ergo: o l’ordine è tacere oppure qualcosa bolle in pentola. Intanto a termine partita uno a zero per l’opposizione.

Claudio Moica     

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