Cagliari

SPETTACOLI, ECCO COSA CAMBIA DAL 15 GIUGNO

Spettacoli, ecco cosa cambia dal 15 giugno
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CAGLIARI – Spettacoli, ecco cosa cambia dal 15 giugno anche alla luce dell’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Gli eventi aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto si svolgeranno con posti a sedere pre assegnati e distanziati, a condizione che venga assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.

Tutto questo con un numero massimo di 1000 spettatori per eventi all’aperto e 200 spettatori per eventi in luoghi chiusi, per ogni singola sala, nel rispetto delle linee guida. Si consente, inoltre, lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche soltanto in forma statica, nel rispetto delle distanze sociali e delle altre misure di contenimento.

Spettacoli, ecco cosa cambia dal 15 giugno

Per la Sardegna ciò vuol dire che si potrebbero tenere piccoli concerti in spazi all’aperto, che sarebbero importanti soprattutto in ottica turistica. D’altronde le Regioni, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. In teoria, quindi, il governatore Solinas potrebbe prendere provvedimenti in tal senso. Vedremo.

A livello nazionale, finora si ha notizia solo di alcuni concerti speciali che Max Gazzè e Alex Britti terranno in luglio a Roma. Anche Diodato farà un piccolo tour rispettando le ultime disposizioni. La maggior parte degli artisti italiani, tuttavia, ha deciso di rimandare le proprie esibizioni direttamente all’anno prossimo. Tornando alla nostra regione, in base all’ultimo Dpcm resteranno sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, fino al 14 luglio, le fiere e i congressi. Considerando che il mondo delle discoteche ha molta importanza in Sardegna soprattutto durante la stagione estiva, tale decisione rappresenterà sicuramente un problema.

Le strutture ricettive

Un’ultima riflessione la meritano le strutture ricettive: le loro attività potranno essere esercitate a condizione che si assicuri il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottati dalle regioni.

I villaggi turistici e gli hotel sono intenzionati a lavorare, e così sarà nonostante l’emergenza epidemiologica. Si studieranno soluzioni per aprire regolarmente ai propri clienti, rispettando le ultime disposizioni in materia sanitaria. Persino l’animazione turistica verrà garantita, in qualche modo.

Il progetto del “Live drive in”

Non ci sono invece novità per il progetto dei ‘Live drive in‘, lanciato a fine aprile come un modo per garantire la salute di tutti ma anche lo svolgimento di spettacoli e concerti rispettando le norme anticontagio da Coronavirus, che avevano costretto alla chiusura di cinema e teatri e anche all’annullamento della stagione estiva di concerti.

L’idea (di Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold) è quella di trovare aree sufficientemente grandi dove allestire palco e maxischermi e permettere al pubblico di godersi lo spettacolo seduti in auto, al fine di “sostenere tutta la filiera di cinema, teatro e musica live, ad oggi in ginocchio con più di 300mila lavoratori stimati in disoccupazione e perdite per decine di milioni di euro ogni settimana”. Tra le 20 città italiane che avevano aderito figuravano anche Cagliari e Olbia, ma al momento l’iniziativa sembra essersi arenata.

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